Quando non si può fare il cappotto termico alla casa?

04/05/2023

Tra le soluzioni più efficaci per contrastare l’umidità nelle case e ottenere un’efficienza energetica, vi è l’installazione del cappotto termico interno ed esterno. Un sistema molto pubblicizzato negli ultimi anni, anche data la presenza di diverse forme di incentivi statali, al fine di realizzarlo. Tuttavia, l’isolamento termico esterno non sempre è possibile dal punto di vista strutturale, mentre in altri casi prevede dei costi di realizzazioni elevati, che scoraggiano il proprietario di casa. Inoltre, per determinate tipologie di abitazioni non è quella più indicata. In questa guida siamo andati ad analizzare quali sono i pro i contro di utilizzarlo nei condomini e nelle case, e quando non fare il cappotto termico, con le possibili alternative.

Quando conviene il cappotto termico

Il cappotto termico è una tecnica di costruzione finalizzata a limitare la dispersione del calore nelle abitazioni, attraverso l’installazione di diversi prodotti isolanti che vengono applicati alle pareti interne (o esterne) di un’abitazione. Grazie ad esso si ottiene una riduzione dei consumi energetici contrastando la formazione dell’umidità e i rumori dall’esterno.

Scegliere il cappotto termico può essere una valida soluzione se si vuole migliore il comfort della propria abitazione. Conviene nel momento in cui sono presenti delle conformazioni strutturali del condominio o della casa che garantiscono un’uniformità tale da permettere la massima efficienza di isolamento dell’edifico. Per questo è per lo più consigliato per quelle abitazioni come ville, case monofamiliari, o piccoli edifici lineare e con un numero di piani limitato.

Cappotto termico nei condomini: pro e contro

Per quanto riguarda i condomini di piccola e media dimensione, il cappotto termico può essere una valida soluzione per ridurre i costi di consumo oltre ad attingere ai bonus collegati all’efficienza energetica. Tuttavia, si prevedono una serie di pro e di conto. Infatti, un vantaggio è quello di permettere una suddivisione dell’investimento tra i vari condomini, in rapporto ai millesimi. Anche le tempistiche di posa in opera sono più veloci. Tuttavia, si prevedono delle controindicazioni.

Dal punto di vista volumetrico, si ha una riduzione della superficie dei metri quadri, soprattutto se si interviene con un cappotto termico interno. Invece, per quello esterno si andrà inevitabilmente a ridurre lo spazio di terrazzi, giardini e balconi. Inoltre, l’integrità dovrà essere mantenuta nel tempo e quindi non sarà possibile eseguire interventi strutturali sulle pareti. Infine, vi sono anche degli aspetti negativi per quanto riguarda la fattibilità. Infatti, non sempre è facile trovare il sostegno da parte di tutti i condomini per la realizzazione di questo intervento, sia per un aspetto culturale, dato che ancora vi è molta disinformazione sui pro e i contro, sia per l’aspetto economico. Ciò può generare enormi ritardi.

Quanti anni dura il cappotto termico?

Per completare l’aspetto dei vantaggi si deve considerare la durata di un cappotto termico. Se i lavori vengono effettuati da una ditta specializzata e con materiali di qualità, possono durare una media di 40-50 anni. Un tempo che se proporzionato alla spesa può essere un valido motivo per valutare di realizzare l’isolamento della propria casa. Tuttavia, anche in questo caso, sono diverse le controindicazioni collegate al cappotto termico. Ciò porta a un quesito: quando non fare il cappotto termico?

Quando è sconsigliato il cappotto termico?

Perché non fare il cappotto termico? Ottenere un isolamento adeguato spesso non è possibile, a causa di diversi fattori:

• economici;
• strutturali;
• realizzativi.

Infatti, l’investimento di un cappotto termico è elevato, se non si attinge alle agevolazioni statali, rientrando nei requisiti previsti. Soprattutto per ciò che riguarda quello esterno che prevede l’impiego di pannelli di spessore maggiore, oltre a un volume metrico superiore. Una spesa che difficilmente può essere affrontata solo da un singolo gruppo familiare.

Altro aspetto da considerare è che il capotto termico non può essere applicato in particolari circostanze strutturali. Si prenda l’esempio degli edifici storici, che prevedono un vincolo paesaggistico e come tale non è possibile intervenire all’interno o all’esterno. Inoltre, il capotto termico non è consigliato su quelle abitazioni in cui la conformazione dell’edifico non permette di creare uniformità dell’isolamento.

Cosa fare al posto del cappotto termico?

Quando non è possibile utilizzare il capotto termico, come comportarsi al fine di ottenere l’efficienza energetica? Oggi, grazie all’evoluzione dei materiali, delle tecniche edilizie e di strumenti sempre più efficienti è possibile isolare la casa senza cappotto termico, ottenendo risultati anche superiori e con un rapporto costi-servizi elevato. Ecco quali sono le principali soluzioni.

• coibentazione intercapedini e sottotetti;
• ventilazione meccanica o installazione di apparecchiature contro l’umidità;
• verniciatura delle pareti con pitture o rasanti isolanti.

Coibentazione intercapedini e sottotetti

È una tecnica che prevede la creazione di un isolamento termico delle intercapedini e dei sottotetti utilizzando particolari materiali: la lana di vetro e la fibra di cellulosa. Le loro caratteristiche li rendono molto utili sia per isolare una singola stanza, sia l’intera abitazione. Infatti, prevedono un’istallazione veloce e soprattutto con un’applicazione in ogni tipologia di ambiente. Infine, i costi della materia prima e quelli di installazione sono nettamente inferiori rispetto a un cappotto termico.

Ventilazione meccanica e apparecchiature contro l’umidità

L’umidità e la muffa sono legate alla presenza di un’ambiente che non prevede un ricircolo d’aria, andando quindi a impregnare intonaci e le pareti. Un modo efficiente ed economico per contrastare la loro formazione è quella di istallare apparecchiature per la ventilazione che permettano una corretta distribuzione dell’aria fresca recuperando il calore. Oggi, grazie alle tecnologie moderne, questi strumenti sono silenziosi, di piccole dimensioni e controllati da un sistema elettronico, che permette la massima efficienza e un consumo energetico minimo.

Verniciatura e risanamento delle pareti

Altra alternativa che può essere realizzata in tempi brevi e con costi ridotti, per migliorare la casa senza cappotto termico, può essere quella di utilizzare vernici, rasanti o intonaci contro le infiltrazioni e l’umidità.

Quando non fare il cappotto termico esterno: a chi rivolgersi

Realizzare l’isolamento termico della propria casa senza il cappotto termico è una cosa possibile, economica e accessibile a tutti. Tuttavia, diventa essenziale rivolgersi a una ditta specializzata come la Smart Edil. Avrai l’opportunità di migliorare il comfort della tua casa sin da subito e senza affrontare un investimento economico elevato, grazie alla presenza di soluzioni personalizzate alle tue esigenze. Ti basterà contattarci per ottenere subito un preventivo in base alla caratteristica della tua abitazione e alla tipologia di problematiche che verranno risolte, il tutto in modo gratuito e senza impegno.

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