Qual è la differenza tra infissi e serramenti?

01/06/2023

Nel linguaggio comune, capita spesso di usare indistintamente le parole infissi e serramenti, quando invece si tratta di due elementi che hanno una differenza sostanziale.
Pur essendo complementari per la buona realizzazione di un edificio, indicano soluzioni differenti che di seguito andremo a vedere nel dettaglio.
Vediamo quindi qual è la differenza tra infissi e serramenti per non cadere più in errore e poter anche avere accesso all’ecobonus promosso dallo stato per la sostituzione di questi elementi.

Che cosa si intende per serramenti?

I serramenti sono tutti quegli elementi apribili che sono fissati al telaio, chiamato nel linguaggio comune infisso.
Pe runa maggiore chiarezza, l’infisso è la cornice ancorata al vano della finestra, il serramento il vetro battente, il pannello o tutto ciò che viene utilizzato per regolare il passaggio dell’aria e della luce.
I serramenti possono essere raggruppati in due grandi macro categorie, che comprendono quelli interni e quelli esterni.
I primi prevedono le porte delle stanze e quelle divisorie, i secondi le porte blindate, le finestre di ogni genere, le persiane e i portoncini.
Si parla di serramenti qualsiasi sia il loro materiale, a partire dal pvc per finire all’alluminio, passando per il vetro e il legno.
Il mercato offre varie tipologie di serramento, tra i quali quelli battenti, a vasistas oppure scorrevoli, da scegliere in base alle proprie esigenze.

A cosa serve un serramento?

Le funzioni del serramento sono molteplici e proprio per questo motivo è sempre opportuno sceglierne un modello che sia soddisfacente non solo nel breve termine ma anche durevole nel tempo.
Il primo compito di un serramento è assicurare che la casa sia sicura e protetta, evitando le effrazioni e anche mantenendo la privacy con il giusto oscuramento.
A questo concorrono sia i pannelli di vari materiali sia le serrande, per modulare luce e visibilità in base al momento.
Un’altra funzione del serramento è quella di isolamento termico, facendo in modo che tra le mura domestiche si mantenga sempre la temperatura desiderata e si risparmi in termini di condizionamento, scegliendo le migliori soluzioni per il risparmio energetico.
L’isolamento non è solo termico ma anche acustico, con la possibilità, ad esempio, di montare dei doppi vetri nel caso in cui il frastuono circostante sia continuo e fastidioso, come per i grandi centri urbani.
Inoltre, un serramento regola la quantità di luce che deve penetrare in casa, permettendo di dormire con la camera oscurata e di godere dei raggi solari di giorno.
I serramenti interni sono poi indispensabili nella corretta suddivisione della casa, assicurando la separazione degli ambienti come i bagni, le camere da letto, la cucina o l’intera zona notte da quella giorno.
Per poter essere considerati idonei e ottimali, i serramenti devono essere realizzati in materiali durevoli e resistenti, capaci di sopportare urti e sollecitazioni se all’interno e le intemperie e gli sbalzi termici se all’esterno.
Il materiale deve essere quindi scelto in base al caso specifico e non solo seguendo lo stile della casa.

Cosa si intende per finestre comprensive di infissi?

Gli infissi sono quegli elementi che si ancorano al muro e fungono da base per poter poi inserire il serramento del quale abbiamo parlato.
Le finestre comprensive di infissi sono quindi quelle che presentano tale cornice, che tramite le cerniera consente di installare poi la parte mobile che apre e chiude ad aria e luce.
Il telaio può essere realizzato a sua volta in numerosi materiali, tra i quali i più gettonati sono il pvc, il legno e l’alluminio, ognuno con le proprie caratteristiche a livello estetico e funzionale.
Il legno è un materiale elegante e raffinato, capace di isolare al meglio il calore ma che richiede una manutenzione superiore, mentre alluminio e PVC sono maggiormente resistenti e soprattutto possono essere rifiniti e decorati seguendo il gusto del cliente e regalando un effetto gradevole che ben si sposa con il resto dell’arredo della casa.

Quali sono gli infissi che rientrano nell’ecobonus?

Sono molte le persone che negli ultimi mesi hanno deciso finalmente di rinnovare i propri infissi ricorrendo all’ecobonus promosso dallo stato.
Si tratta di un vantaggioso recupero di denaro, che può avvenire con la dichiarazione dei redditi negli anni successivi, detraendo il 50% dell’importo speso.
Per poter accedere a tale beneficio è necessario che l’infisso possegga determinate caratteristiche e che siano certificate da un tecnico in sede di acquisto e montaggio.
Il primo elemento imprescindibile è la sussistenza del fabbricato sul quale si interviene, che deve essere esistente e accatastato regolarmente.
Inoltre, questo deve essere in regola con il pagamento di tutti gli oneri previsti e avere anche un sistema di condizionamento presente.
Il cambio degli infissi deve apportare un miglioramento nella classe energetica preesistente e rendere l’edificio migliore dal punto di vista termico.
Il salto energetico deve essere di almeno due classi, così come riportato nell’apposita certificazione che viene rilasciata al termine del lavoro.
L’intervento consentito dall’ecobonus prevede solo una sostituzione e non una nuova installazione, senza che venga modificata la misura del vano iniziale e non ci sia un cambio di forma.
Gli infissi che rientrano nell’ecobonus possono essere in legno, alluminio, pvc alluminio o semplice pvc, adatti a migliorare l’efficienza termica e apportare una serie di vantaggi, come la riduzione dei costi in bolletta alla fine del mese e quindi un ammortamento dei costi nel tempo.
Coloro che possono richiedere il beneficio sono in primo luogo i proprietari dell’immobile, seguiti anche da chi vanta altro genere di diritto, come gli affittuari o gli usufruttuari.
Il costo degli infissi sostituiti non deve superare i 550 euro al metro quadro, con una detrazione massima che non può eccedere i 60.000,00 euro.
La spesa totale deve essere considerata senza tenere conto dell’IVA, utilizzando un bonifico o qualsiasi altra modalità parlante.
Per poter avere la detrazione del 50% è infatti necessario che il pagamento eseguito sia tracciabile e che si possa presentare durante la compilazione della domanda.

Come si certificano gli infissi?

Gli infissi possono essere certificati solo da personale autorizzato, che rilascia apposito documento a seguito del servizio di installazione.
Un documento essenziale da produrre in fase di presentazione della domanda è il certificato di conformità, che indica anche la nuova classe energetica e quindi il salto di due classi così come previsto dalla normativa vigente.
Opta sempre per un infisso che possegga il marchio CE e che pertanto sia rispettoso della sicurezza, avendo passato tutti i test necessari alla vendita.

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