I migliori infissi per il risparmio energetico

06/07/2023

Quali sono i migliori infissi isolanti?

Cercare i giusti materiali per ottenere i migliori infissi per il risparmio energetico, deve anche corrispondere a una ricerca approfondita in quanto ognuno ha delle particolari caratteristiche distintive. La combinazione e l’uso di molteplici materiali vanno a migliorare le condizioni energetiche di un’abitazione per aumentare notevolmente il comfort della propria casa e diminuire anche le infiltrazioni spesso persistenti dell’umidità.

Quando si parla degli infissi migliori per l’isolamento termico, di certo la prima scelta andrà a ricadere sugli infissi in pvc proprio perché sono i più professionali e selezionati per l’eccelsa qualità nell’isolamento termico e spesso anche acustico se si vive in zone particolarmente rumorose e si necessita sentire meno rumore oltre che avere meno umidità in casa. Un ottimo termoregolatore sia per la stagione estiva che invernale, mantenendo la casa ad un’ottima temperatura per un miglior risparmio.

Gli infissi in legno rientrano ancora una volta non solo come migliori infissi per l’isolamento termico, ma maggiormente preferiti per quello acustico poiché sono tra i più resistenti a contenere un alto livello di decibel salvaguardando anche la salute uditiva di chi sceglie questa opzione.

I migliori infissi in alluminio taglio termico sono i più costosi in assoluto ben oltre il pvc, proprio perché non hanno nessun tipo di paragone quando si tratta di scegliere il giusto isolamento termico. Prediletto per eccellenza in ambienti che risentono di un clima rigido, zone dove gli inverni sono più sentiti con presenza di neve, gli infissi in alluminio proteggono da qualsiasi tipo di infiltrazione gelida, spifferi o vento freddo, garantendo anche il minor uso di manutenzione per la loro eccezionale resistenza.

Infine, c’è chi preferirà qualcosa di più classico puntando sul vetro, quindi un miglioramento più moderato per l’isolamento termico o acustico ma anche in rapporto all’uso o del doppio o del triplo vetro.

Quali sono gli infissi che non fanno condensa?

Erroneamente si pensa che gli infissi in alluminio siano soggetti a condensa, quando in realtà non è così. Il suo controtelaio termico è in grado di resistere a temperature estremamente rigide senza riscontrare un minimo di questa problematica, inoltre spesso affidandosi a dei professionisti nel suo montaggio, non solo non farà condensa ma non sarà nemmeno in grado di crearla, ottenendo una stabilità termica ambientale decisamente superiore, contando un miglioramento fino al 60%.

Se si nota della condensa significa che l’umidità era già presente nell’aria portata dentro inconsapevolmente, oppure un’errata posizione degli infissi messi fai da te o da non tecnici del settore. Anche un serramento in legno non farà il minimo di condensa e la sua durata di tempo rispetto all’alluminio sarà uguale, perché il legno impiegato è di tipo lamellare (tre strati di legno incollato).

Come evitare la formazione di condensa sui vetri?

Premettendo che vi sono casi e casi per la formazione di consegna che può anche essere grave, bisogna fare chiarezza sul perché e sul come per poi arrivare a parlare dei rimedi della condensa sugli infissi. La reazione è causata dall’eccessivo sbalzo termico da dentro e fuori casa, il che viene causato da una eccessiva infiltrazione termica o comunque di umidità anche a causa di ulteriori fattori.

L’aria all’interno dell’abitazione non circola abbastanza, si ricordi di tenere spesso le finestre aperte quando fa troppo caldo e l’umidità è maggiore rispetto ad altri periodi dell’anno, con una circolazione di almeno una decina di minuti, anche per evitare l’uso di elettrodomestici come deumidificatori.

Sul mercato esiste un pratico attrezzo, spesso non utilizzato in quanto non sempre lo si conosce, che è l’igrometro. Il suo uso è semplicissimo, indica sul display la quantità di umidità presente nell’aria e la possibilità di formazione della condensa. Un livello ideale di umidità solitamente e poco più del 40% e mai superiore al 55 o al 60% se si tratta del periodo estivo.

Un fattore determinante è anche la presenza di piante in casa, sicuramente saranno molto utili per depurare l’aria ma tuttavia andando a formarsi, nel momento in cui le si vanno ad abbeverare, dell’acqua stagnata nel sottovaso che potrebbero causare l’aumento di umidità nella casa.

Questo punto potrebbe essere ovvio per molti, ma è sempre bene ricordare che in bagno o quando si fa uso della doccia lasciate una finestra aperta o usate direttamente il deumidificatore, in modo che l’aria si mantenga meno umida possibile, oppure come ulteriore opzione alcuni bagni hanno in dotazione l’aeratore per migliorare la circolazione senza elettrodomestici o fattori esterni.

Esagerare nel riscaldare la casa potrebbe provocare sbalzamenti termici troppo elevati durante gli inverni più rigidi, è sempre consigliato non andare oltre i 20 gradi con il termosifone, anche per risparmiare ulteriormente sulle bollette di casa. In questo modo eviterete anche la possibile formazione di macchie di muffa nell’abitazione e in generale sulle pareti che ricevono meno aria esterna.

Infine un ultimo fattore da considerare è la periodica manutenzione degli infissi, se i materiali potrebbero ancora reggere o che non ci siano ulteriori problemi di condensa dovuti a materiali deteriorati. Come opzione da tenere in considerazione è sicuramente l’installazione del cappotto termico, evitando qualsiasi tipo di umidità in eccesso.

Perché le finestre in pvc fanno condensa?

L’ambiente carico di umidità è dannoso per la salute, ma gli infissi in pvc fortunatamente garantiscono una buona media di protezione, anche se non totalmente inespugnabile. Se questi infissi arrivano a condensarsi significa che l’umidità è arrivata a un tasso anche superiore al 70%, cosa che è andata a causarsi per la bassa circolazione o per mantenere un’aria viziata troppo presente nell’ambiente domestico.

La tenuta ermetica viene compromessa e il ricircolo dell’aria è insufficiente, facendo quindi condensare persino gli infissi in pvc ma anche qualsiasi superficie fredda, con un notevole cambio di stato. Come per qualsiasi altra problematica legata alla condensazione, assicurarsi sempre di mantenere una temperatura stabile all’interno delle mura domestiche, con un buon rapporto termico.

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